Grazie alla collaborazione del conducente della comunità di Lugano, sacerdote Moreno Camenzind, con Stefano Molardi, docente di organo presso il Conservatorio della Svizzera Italiana, si è giunti a questo felice incontro. Molardi, nella sua introduzione, ha lodato la qualità dell’organo.
I tre musicisti, di fama internazionale, hanno poi rapito il pubblico con un programma molto originale di altissimo livello. Organo (Enrico Zanovello), oboe (Michele Antonello) e fagotto (Steno Boesso) si sono amalgamati meravigliosamente.
Dopo un’ora e mezza di godimento musicale, la comunità ha offerto ai presenti un aperitivo.
La chiesa neo-apostolica di Lugano-Breganzona è stata costruita poco più di cinquant’anni fa dall’architetto massagnese Alberto Finzi. Ha un’ottima acustica per la musica. I tempi di riverbero del suono (ca. 6 secondi in ambiente vuoto, circa 4 secondi in ambiente occupato) sono molto buoni, né troppo lunghi, né troppo corti. La diffusione è eccellente, in ogni parte della sala si gode di una buona sonorità. L’organo, consegnato nel 1999 dalla Ditta Mascioni, possiede 20 registri e 1277 canne.
Testo inaugurale dell’organo nel mese di settembre del 1999: “Che la presente opera risuoni ora alla lode di Dio ed al compiacimento di tutti gli ascoltatori ed ascoltatrici per decenni e che sia un esempio per gli uomini di come numerose canne, piccole e grandi, spesse e sottili, accordate ad un tono unico, formano insieme un complesso armonico.”